In principio fu... la corda.

In principio fu... la corda.

Anche se potreste non pensarlo, parlare di corde ci permette di intraprendere due significativi discorsi: sul primo capo d'abbigliamento e su un'invenzione che ha cambiato la nostra vita.

Non potendo disporre di molte prove tangibili, a causa della fragilità dei materiali, affidiamoci alla statuina di una cosiddetta Venere preistorica vecchia di appena 25.000 anni: scolpita nella pietra, la figura indossa una sorta di gonnellina, in tutto e per tutto simile a quelle che verranno utilizzate ancora fino all'Età del Bronzo (più recenti e quindi fisicamente giunte fino a noi)... si tratta di gonne molto corte, realizzate con fibre intrecciate a elica e tenute insieme da una cintura che si chiude in vita. Sicuramente non servivano a proteggere il corpo, ma si è propensi a credere che fossero un accessorio femminile indossato dalle donne in età fertile, simbolo
del loro essere in “età da marito”. Ragionevolmente la produzione di queste corde e conseguenti gonne, quasi per certo un'attività femminile svolta presso il villaggio e accanto al focolare, venne ad accostarsi idealmente alla fecondità e al parto: non dobbiamo stupirci affatto se in tutte le mitologie esistono dee strettamente connesse alla filatura e alla tessitura come simboli dell'esistenza umana.

Da un punto di vista puramente storico, siamo invece debitori alla corda per un semplice, banalissimo motivo: se nessun avesse mai provato a torcere tra loro delle fibre naturali ottenendo il primo spago, non saremmo mai stati in grado di produrre il filo e con esso, intrecciato debitamente in trama e ordito a trarne il tessuto, andremmo ancor oggi tutti in giro come “mamma ci ha fatto”!

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